Sintomi della fase luteale
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Le biotecnologie per la riproduzione bovina (Contreras et al., 2016; de Armas, 2012; Guerra e Quintero, 2017; Hernandez, 2017; Sanchez-Villalba et al., 2018; Solorzano et al, 2017; Souza, 2013), comprendono classicamente cinque generazioni: la prima e più antica è l’inseminazione artificiale (AI); la seconda ha iniziato a svilupparsi negli anni ’70 ed è il controllo ormonale dell’ovulazione e il trasferimento di embrioni (ET); la terza è costituita dalla fecondazione in vitro (IVF), dal sessaggio di spermatozoi ed embrioni, la quarta generazione è la clonazione e la quinta è senza dubbio la transgenesi.
Come già detto, il numero di ovaie funzionali o effettive (con CL) era di 200 unità. Pertanto, l’analisi dei dati quantitativi (yi) è stata inquadrata in una disposizione fattoriale con la base massima di 200, come possibile valore di riferimento e per la quale i gradi di libertà totali erano 199. Per l’analisi della varianza dei dati è stato utilizzato il pacchetto statistico SAS (1999).
Progesterone in fase luteale
La RA di causa indeterminata è un problema di salute riproduttiva che ha un forte impatto sulle coppie. In quasi il 50% dei casi di RA non esiste un’eziologia chiara, per cui è necessario trovare strategie di trattamento che possano contribuire a migliorare le possibilità di ottenere una gravidanza a termine.
Analizzare la letteratura esistente sull’utilità del progesterone per ridurre il tasso di aborto spontaneo nelle coppie con RA di causa non specificata in cicli naturali Metodi: Revisione sistematica qualitativa sull’uso del progesterone nei casi di aborto spontaneo ricorrente di causa non specificata.
Tra le eziologie più comuni e nei casi in cui è stata dimostrata una causa specifica di RA vi sono fattori genetici, endocrini, ematologici (ad esempio la sindrome antifosfolipidica), anatomici (congeniti o acquisiti), immunologici, ambientali e, in misura minore, l’incompetenza cervicale.
La seguente revisione si propone di analizzare la letteratura esistente sull’utilità del progesterone nelle coppie con perdite riproduttive ricorrenti di causa non specificata per ridurre il tasso di aborto spontaneo.
Flusso della fase luteale
Sono stati studiati diversi interventi, dosi e vie di somministrazione per il supporto della fase luteale. Per preparare una sintesi completa di questo argomento, sono stati effettuati sette diversi confronti.
I risultati hanno indicato un effetto benefico per il gruppo progesterone in termini di tassi di nati vivi o di gravidanze in corso quando i dati sono stati analizzati con un modello a effetti fissi (OR 1,77, 95% CI da 1,09 a 2,86, 5 RCT, 642 donne, I2 = 35%, evidenza di qualità molto bassa), ma nessuna chiara evidenza di una differenza quando è stato utilizzato un modello a effetti casuali (OR 1,77, 95% CI da 0,96 a 3,26). Non è stata riportata l’OHSS.
I regimi di hCG comprendevano hCG da solo e hCG con progesterone. Non è stata dimostrata alcuna differenza tra i regimi a base di progesterone e hCG nei tassi di nati vivi o di gravidanze in corso (OR 0,95, 95% CI da 0,65 a 1,38; cinque RCT, 833 donne, I2 = 0%, evidenza di bassa qualità). Il progesterone è stato associato a tassi di OHSS inferiori rispetto ai regimi con hCG (OR 0,46, 95% CI da 0,30 a 0,71; cinque RCT, 1293 donne, I2=48%).
Com’è il flusso nella fase luteale in caso di gravidanza?
È comune che molte donne in età fertile si chiedano a che punto sia il loro ciclo, indipendentemente dal fatto che stiano cercando o meno una gravidanza. Questo perché la salute mestruale è un indicatore chiave della nostra salute generale.
Inoltre, questo asse HHO comunica con gli ormoni di altri assi, come quello della tiroide o dello stress (asse ipotalamo-ipofisi-surrene). Affinché tutto funzioni come dovrebbe, sono necessari un coordinamento e un feedback adeguati tra di loro.
La fase proliferativa si verifica a livello endometriale contemporaneamente alla fase follicolare. L’aumento degli estrogeni che caratterizza questa fase fa crescere l’endometrio per creare un ambiente favorevole alla gravidanza.
In particolare, secerne elevate quantità di progesterone, l’ormone principale della seconda fase del ciclo mestruale. Grazie al progesterone, non maturano più follicoli. Questo ormone provoca un aumento della temperatura corporea, mettendoci in modalità incubatrice in caso di gravidanza.